New York

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sabato 29 agosto 2015

Scuola americana: prime impressioni

E' notte fonda qui a Carrington.
Ancora non riesco a credere che la prima settimana di scuola sia terminata.
Ricordo quanto strano sia stato il giorno prima della partenza. E' difficile spiegare ciò che si prova, solo chi ci è passato sa come ci si sente quel giorno.
Sono Arrivato qui il 14 agosto; sono passati solo quindici giorni, eppure mi sembra di essere in America da una vita, l'Italia sembra un ricordo lontano, casa mia è anche questa ora.
La scuola: che dire (?), la scuola americana è proprio come te la immagini.
Il preside è simpatico e più che disponibile, i professori son gentili e divertenti, ogni aula è perfettamente attrezzata, la palestra è amazing.
Mi sembra di essere in un film... precipitarmi all'armadietto quando suona la campanella, pranzare con gli altri senior, andare girando per la scuola con il mio MacBook (sì, qui ogni studente ha un MacBook/iPad), essere nella banda della scuola con il mitico Mister Brown... insomma, questo è l'inizio della mia avventura. Questo è l'inizio del mio sogno. Sono felicissimo, non cambierei nulla della mia situazione.
A scuola il mio livello di popolarità è parecchio alto (applausi), la gente dice che sono cool (probabilmente perché sono uno dei pochi che non si presenta in classe con ciabatte e calze), tutti mi salutano senza nemmeno conoscermi, mi gridano "ciao" nel corridoio e aspettano di vedere la mia reazione... aahhh, americani!
Ma parlando seriamente, credo che il sistema scolastico italiano abbia molto da imparare da quello americano. La scuola italiana non fa altro che ammazzare la curiosità, nauseare gli studenti, renderli schiavi di un libro, terrorizzarli con verifiche e interrogazioni. Come possono pretendere che qualcuno, a settembre, alla tipica domanda "sei felice di tornare a scuola?", risponda di sì?
Bene, qui molta gente è felice di andare a scuola. Il fatto di cambiare classe ad ogni periodo ti aiuta a conoscere più gente (non limitando le tue amicizie ai componenti della classe, come in Italia), l'ambiente scolastico attrezzato e pieno di strumenti e risorse per i ragazzi stimola la voglia di fare (in Italia siamo stimolati dall'intonaco che ci cade in testa dal soffitto).
La scuola, in quanto luogo educativo (e non solo luogo dove essere riempiti di nozioni, formule e date), dà agli studenti la possibilità di scegliere fra numerose attività extra-scolastiche (in Italia abbiamo i famosi PON che puntualmente vengono eliminati per mancanza di fondi); inoltre, tutto ciò che la scuola fornisce è gratis (come libri, strumenti elettronici e partecipazione a sport e club pomeridiani). In Italia non abbiamo nulla e dobbiamo spendere ogni anno i soliti 200 euro per i libri.
In conclusione gli americani, anche se meno preparati di noi (che purtroppo siamo costretti ad essere preparati), affrontano gli studi con un metodo didattico stimolante e decisivamente migliore del nostro, metodo che riesce perfettamente ad unire la pratica e la teoria (se non ho capito male, nella classe di biologia dissezioneremo un gatto).
La scuola italiana è solo un voler far vedere; facciamo vedere che abbiamo i laboratori di scienze e fisica (ma nel corso dell'anno non ci entriamo una volta), facciamo vedere che abbiamo delle rigide regole (e poi a ricreazione stanno tutti a fumare, pure quelli di 14 anni), che abbiamo le lavagne elettroniche (e i professori non sanno usarle), che abbiamo l'alternanza scuola-lavoro (come se bastasse a darci un'idea di cosa è il mondo del lavoro). Continuiamo a far vedere, quello ci viene bene.
Ma cambiamo discorso. Oggi è sabato (teoricamente è già domenica ma vabbè) e ho trascorso la giornata con la mia hostfamily all'acquapark di Bismark. Mi sono divertito molto, mi piace passare del tempo con loro.
Stasera abbiamo approfittato della giornata calda per dormire in giardino, in tenda.
Ed eccomi qui. Nella tenda. Con il mio MacBook (<3).
Il film Horror l'ho visto, il post l'ho scritto... credo di potermi mettermi a dormire.

Fiero di essere un exchange student,
Da Carrington...

-Andre

martedì 18 agosto 2015

GOOD MORNING AMERICA

13/08/2015
Ho sempre pensato che gli aerei siano aggeggi magici, capaci di rendere il mondo una pallina, di farne una fitta rete, di realizzare i sogni; eccomi qui a realizzare il mio... l'euforia e la felicità hanno preso il controllo di me, sento che nonc'è posto migliore dove potrei essere, sono in aereo. E non lo dico perché mi piaccia mangiare la pasta scotta dell'American Airlines, no. Perché amo rendere il mondo una pallina, adoro l'idea di essere in mezzo alle nuvole, diretto a Chicago.
Mi sento bene, benissimo. Sono pronto a iniziare questa nuova vita, a lasciarmi alle spalle tradizioni e abitudini italiane per conceder spazio ad un'altra cultura.
Le sensazione che provo fanno sì che a volare non sia solo il corpo, ma pure la mente. Vola fra aspettative, ricordi, volti.
Si vola. Mi convinco sempre più della mia scelta e mi auguro il meglio.
Guardo con gli occhi del domani e vedo un me arricchito, più forte.
Let this experience begin...

In volo per Chicago, felice come non mai,  pensatore...

18/08/2015
È un'America che mi stupisce ogni giorno, che mi fa crescere, che mi fa capire cosa gli italiani dovrebbero apprezzare della nostra cultura e cosa, invece, dovrebbero assolutamente imparare dagli statunitensi.
Ma non posso parlare degli USA in generale, posso parlarvi di Carrington, ND.
Carrington è un paesino incantevole popolato da gente magnifica, piccolo ma carico di un'atmosfera poetica (oltre che pieno di cose da fare). Questo posto mi piace da impazzire, amo girare per le strade di Carrington in bicicletta, andare a giocare a basket con mio fratello, vedere la gente che ti saluta senza conoscerti, fare amicizia con le bagnine della piscina comunale estiva. Sto amando anche la mia famiglia, tipica famiglia americana, sempre allegri, ospitali al massimo, gentili, tremendamente esilaranti. Amo cenare con loro, mangiare i waffles con lo sciroppo d'acero a colazione, parlare delle differenze tra Italia e Stati Uniti. Sono negli Stati Uniti, è ancora difficile crederci.
Questo è il mio primo post transoceanico, quattro giorni dopo un volo intercontinentale di undici ore.
Ringrazio i miei genitori per avermi supportato in questa magnifica esperienza, sta andando tutto benissimo. Mi sento parte di questo posto, di questo mondo tanto noto a noi europei (grazie a film e e social network), quanto sconosciuto poichè diverso dall'immaginario comune.
Cerco di non sprecare nemmeno un minuto di questo exchange year, cerco di diventare un vero americano, ma continuando ad avere il mio accento italiano che sembra piacere molto alla gente di qui.
La scuola inizierà tra una settimana, sono felicissimo. Il preside è gentilissimo, farà il possibile per farmi ottenere il diploma.
Avrò il mio MacBook... già, qui ogni studente ha il suo computer. La scuola sembra stupenda, la palestra è mozzafiato (le altre aule erano chiuse perciò dovrò aspettare l'apertura della scuola per vederle). Oh, avro anche il mio locker.
Credo che per ora sia tutto...

Ansioso di iniziare la scuola, felicissimo di essere qui, vero americano...

-Andrew:)



lunedì 10 agosto 2015

Eccomi qui... a 3 giorni dalla partenza

Caro blog,
Non riesco ancora a credere che questa magnifica esperienza stia davvero per iniziare... Giovedì parto, destinazione North Dakota. La hostmom mi ha scritto che supererà i suoi problemi di salute, tutta la famiglia non vede l'ora che arrivi giovedì per conoscermi.
È difficile credere che siano passati così tanti anni dalla prima volta che ho pensato (e sognato come solo un ragazzino di 12 anni sa fare) di trascorrere un periodo del liceo negli Stati Uniti d'America.
Il tempo ha lasciato con sé cambiamenti, rimorsi, sbagli, momenti meravigliosi e ora sembra essersi fermato. È fermo. 10/08/2015. Ho la sensazione che manchi ancora troppo tempo alla partenza, forse devo ancora realizzare. Non sono in ansia, solo felice. Triste? Non troppo. È una sorta di tristezza offuscata, sovrastata dalla felicità.
Questo è ciò che provo a meno di tre giorni dalla partenza, a meno di tre giorni dall'inizio. Le valigie mi stanno occupando parecchio tempo, devo ancora finire di prepararle e ho parecchia gente da salutare tra amici e parenti.
Ieri sera sono andato con la mia comitiva di amici in spiaggia, abbiamo trascorso la notte lì come da tradizione per la notte di San Lorenzo. Mi mancherà quest'estate, mi mancheranno loro.
Domani saluterò tutti i miei parenti. I "ci vediamo l'anno prossimo" dovrebbero rendermi consapevole di ciò che sto per fare, ma niente. Solo la mattina del 13, forse, arrivando in aeroporto, aprirò gli occhi, realizzerò che quello che, per troppo tempo, ho considerato un sogno, ora è realtà.

Eccomi, a tre giorni dalla partenza...

-Andrea

P.S. i miei voli sono:
Bari-Roma
Roma-Chicago
Chicago-Fargo