New York

New York

mercoledì 27 maggio 2015

i'M bAcK

Ehilà! E' da parecchio che non mi faccio vivo. Ieri pomeriggio sono tornato a casa dopo cinque giorni trascorsi a Milano (precisamente a Monza) a casa dei miei zii. Il vero motivo di questa "vacanza" era il meeting di Interstudio, ma ne ho approfittato per visitare Milano e altri posti lombardi (che mi hanno deluso abbastanza. Felice di essere tornato in patria).
L'incontro mi ha messo una voglia assurda di partire. La tipa ha parlato di cose che noi ragazzi già sapevamo perfettamente come la scuola, la famiglia ospitante, le regole, ciò che è compreso nella borsa di studio, le difficoltà, la lingua, il reinserimento in Italia, il visto americano. 
Insomma, non è stato detto nulla di nuovo; ma il solo fatto di essere lì, all'hotel Hilton, ad un incontro pre-partenza mi ha reso più consapevole di ciò che sto per affrontare. Mi sono sentito come una formica davanti ad un grattacielo newyorkese. Ignaro di quanto quel grattacielo sia pieno di insidie. Eppure non sono la prima formica a intraprendere questo cammino. 
Sì, l'hanno chiamato meeting pre-partenza. Prima della partenza. Tra poco si parte; So che si parte, ma non so per dove.
Ecco ci siamo; dovevo decidere cosa fare e ho deciso. Sono convinto? no, per niente. Non sarei stato convinto in nessun caso ma una decisione andava presa... Non seguirò quella che era la mia famiglia ospitante. 
Parlare con alcuni exchange attualmente in North Dakota è stato determinante per la mia scelta. Rimango dell'idea che il luogo non sia rilevante ai fini dell'esperienza ma rimango anche dell'idea che partire sconfortati, non contenti di dove si sta per andare sia la cosa peggiore. Proprio nella parte iniziale dell'anno all'estero ci vuole carica, voglia di esplorare. Il partire con uno sconforto interiore non comporterebbe altro che un rigurgito culturale che sfocerebbe in una chiusura mentale (peggior nemica di un exchange student).
O forse sto dicendo solo stronzate, forse dovrei semplicemente dire che ho seguito il mio istinto e che non c'è un vero motivo se ho deciso di non andare in North Dakota. 
Ora aspetto. Al meeting hanno detto che non dobbiamo preoccuparci se ad agosto ancora non abbiamo il placement, è del tutto normale. Inutile dire che tutti andranno in panico ed entreranno nell'ottica del "nessuna famiglia mi vuole, addio exchange year". 
Che la mia futura casa si trovi in Arkansas o in qualsiasi altra parte degli USA son felice. Sono felice di essere arrivato fin qui. 
Sono sulla soglia del grattacielo. Tra qualche mese inizierà la scalata, il resto non conta.
Ah, avete presente l'Expo? L'evento che in questo periodo è sulla bocca di tutti? Quello del "cibo sostenibile" (tanto sostenibile che se hai intenzione di mangiare qualcosa devi prepararti psicologicamente a vedere il portafogli vuoto all'uscita). Beh, ci sono stato (pagando il biglietto serale). Le architetture sono sicuramente interessanti ma non mi sembra il caso di spendere 38 euro, non ne vale la pena. Io fortunatamente ne ho spesi solo 5.
Okay, vi lascio qualche foto e mi precipito a studiare. Su, manca poco!







Le immagini fanno un pochino schifo, lo so. Chiedo venia!

A presto,

-Andrea

Nessun commento:

Posta un commento